domenica 21 giugno 2009

KURDISTAN

Attualmente mı trovo nell estremo est della turchıa per uno scambıo culturale. Un paesıno dımentıcato da Allah, povero e degradato, con mılıtarı e blındatı per le strade e bambını pıenı pıenı dı vıta che scorrazzano lıberı.

Ierı sıam statı ad una festa dı matrımonıo ed e' stata un esperıenza provante perche' ı bambını non cı hanno lascıato lıberı un momento!!!



Sono ın un ınternet cafe quındı non ho molto tempo. Tornero' a Gazaıntep ıl 29 gıugno e raccontero' tutto dı questa magnıfıca avventura.



Un bacıo a tuttı.

Andrea

giovedì 18 giugno 2009

AL PAESELLO

Queste sono un par di foto che ho fatto in un paesello turco. Ci siamo andati assieme a tutti quelli dell'associazione. Abbiamo mangiato un timballo di verdure cotte sul fuoco, sotto un cielo d'incanto e con una splendida compagnia.

L'APPARTAMENTO TURCO

In questi giorni ci siamo sistemati a casa. L'abbiam pulita e ordinata e ora la sento proprio mia. I miei conquilini sono: Alessia, che già vi ho presentato, 24 anni laureata a pieni voti in Scienze Politiche a Bologna e originaria di Foggia. Appasionata di teatro, può parlare francese, spagnolo e inglese senza troppi problemi. Condividiamo lo stesso spirito di adattamento e il gusto per i viaggi. E' interessata di politica e scalpita per voler fare e concludere qualcosa. E' lei che tiene a mente i nomi e gli appuntamenti di tutte le persone che stiam conoscendo. Jose Luis Garcia, 30 anni di Albacete (spagna). è un metallaro che appena è entrato in casa mi son spaventato... ma è la persona più buona del mondo, dicerto con lui accanto non avremo mai problemi di sicurezza. Non parla inglese, ma sta facendo progressi giorno dopo giorno. Cucina una tortilla que te cagas e ci sveglia la mattina quando nessuno si alzerebbe. Dimenticavo... è sposato!

INTERCULTURAL LEARNING MEETING

Purtroppo non rieco più ad aggiornare come un tempo... ormai mi sono ambientato e il tempo e la voglia per raccontare è sempre meno. Dal 11 al 15 giugno ho seguito un meeting sull'educazione all'interculturalità. Erano presenti giovani spagnoli, tedeschi e turchi più io e Alessia (che facevamo parte del gruppo turco). In totale una 15ina di persone.
L'incontro si è tenuto secondo i canoni dell'educazione non formale, ovvero uno stile di insegnamento basato su diretto rapporto e scambio di pensieri tra i partecipanti, nonchè la presenza di giochi per stimolare gli argomenti da trattare.

Il gruppo era bellissimo, tutte persone speciali che in questo mondo cercano di dire "siamo tutti uguali anche se diversi" e combattono contro razzismo e xenofobia.

La cosa che ha resto tuttavia ancor più speciale questo incontro era sicuramente la location: un hotel a 4 stelle in cui per 4 giorni ci hanno servito e riverito, colazione, pranzo e cena tutto coperto dai fondi europei!! e poi la sera nei migliori ristoranti... si è vero, forse non ce n'era bisogno di tutto questo lusso, ma dopotutto i soldi per i progetti vanno spesi tutti e dopotutto sempre meglio che spenderli per finanziare guerre o altro. Vabè: prometto che non lo farò più!

cmq avrei tante cose da dire su questo incontro,, ma non ho tempo. quindi posto giusto qualche foto e video!









lunedì 15 giugno 2009

Fase 0 . La genesi

Sicuramente saprete più di me quello che sta succedendo in Italia.

Anche se sono qui in Turchia non riesco a fegarmene e sono veramente spaventato dalla congiunzione di certi avvenimenti: PDL al governo, spostamento a destra dell'Europa... e in ultimo le ronde nere!



Stiamo attenti, nel nostro limbo atrofizzato e sedato dai messaggi vuoti che ci circondano rischiamo di non renderci conto di ciò che si sta muovendo nell'ombra .. e ormai si può dire alla luce del sole!



gurdatevi questo video:

VIDEO



Tutto ciò risulterebbe legale grazie al disegno di legge sulla sicurezza del governo Berlusconi (approvato dalla Camera lo scorso 14 maggio) che all'articolo 3 (commi 40-44) prevede il concorso di "associazioni di cittadini non armati" al presidio del territorio (le cosiddette ronde).

venerdì 12 giugno 2009

piccolo sommario

Ormai è passata più di una settimana dal mio arrivo a Gaziantep... tuttavia non riesco a trovare il tempo di raccontare con calma quel che i sta succedendo. Ora sono le 8.30 di mattina e sto per uscire. Io, Alessia e Jose Luis (il nostro nuovo conquilino espanolo!!) si va a seguire un meeting sull' "Intercultural Learning" che si tiene all'interno di un albergo a 4 stelle! è iniziato ieri e dura fino a dopodomani. Siamo serviti e riveriti: colazione, pranzo, cena tutto compreso! Cmq ecco un breve sommario di quel che succede qui. Argomenterò in seguito!

- Arrivo e accoglienza a Gaziantep. Conoscenza di tutti i ragazzi che bazzicano all'associazione..

- Cena e serata nella casa di campagna di Alì, un paesino turco di 100 abitanti.

- Cena con lasagne e toritilla nel nostro nuovo appartamento.

- Concerto presso l'hotel a cui ho preso parte....



Ovviamente come sempre succede in questi casi, nel momento in cui salgo sul palco e mi metto a cantare finisce la memoria della telecamera.... vabè!

Cmq ora vi saluto. Appena riuscirò vi darò maggior informazioni

sabato 6 giugno 2009

DOLMUS E CRITICHE AL SISTEMA DI CONTROLLO NEL MONDO MODERNO

I dolmus sono dei mini autobus, ce ne sono a migliaia, si può dire che siano di supporto al normale sistema di trasporti municipale. sicuramente funzionano in una maniera del tutto particolare. Per i dolmus non esistono fermate, tu li vedi passare, alzi la mano e loro di caricano. Stessa cosa per scendere, gridi all'autista di fermarsi e ti fa scendere. Seguono di solito le strade principali, ma non ci sono tragitti precisi. Costano 1 lira e 20 (60 cent) e di solito le persone sedute dietro passano i soldi a quelli davanti fino a raggiungere l'autista ma molte volte non si paga (Alessia, forse perchè donna, non l'han mai fatta pagare! la caricavano dentro e la salutavano dal finestrino...) Inoltre schizzano a velocità assurde e sono buffi da vedere.

Ecco questi pulmini mi hanno fatto pensare a tutte quelle volte che in Italia chiedi gentilmente al conducende di un bus di farti salire mentre è fermo ad un semaforo e quello ti dice di no o magari fa finta di non vederti. Oppure quelle volte che ti trovano senza biglietto e ti trattano come un ladro.





Sono dell'idea che ogniqualvolta si vuol fare un passo in più verso l'efficenza bisogna pagare un prezzo: l'inevitabile rigidità dello stile di vita. Io sono per l'elasticità, la convivialità e l'informalità, tutti elemeti in grado di far funzionare una società anche meglio che attraverso la razionalità. Ma purtroppo qui in occidente e anche oriente (prendete stati come Singapore!) si pensa che una corretta convivenza e gestione dei servizi si possa raggiungere solo attraverso il controllo. E la modernità non è altro che sistemi di controllo sempre maggiori. Controlli a volte invisibili e per i quali non servono più nemmeno propagande dato che sono ormai interiorizzati da noi cittadini moderni.

Tutto ciò ci porterà verso l'omologazione del pensiero (io ve lo dico....) e verso una società sempre più banale e scontata.

Come è bello invece potersi ancora stupire dell'originalità con cui alcune persone conducono la propria vita. E per originale intendo sia creatività ma anche autenticità!!



L'OSPITALITA' DEI TURCHI

I turchi sono persone speciali. Mai mi capitò di trovare un'ospitalità tanto sincera e profonda. Ciò che mi colpisce è la vicinanza che c'è tra le persone. Istanbul è una metropoli di oltre 20 milioni di abitanti eppure l'aria che si respira è quella di paese. E' intasata dal traffico, i traghetti vanno e vengono, i dolmus corrono per le strade sfiorando persone e alte velocità.Tutto ciò però immerso in una città ed una cultura umana. La gente si guarda negli occhi mentre cammina, ti attacca bottone alla fermata del tram e nessuno si spintona per salire sul traghetto.



Istanbul è una città positiva, che di fronte ai problemi non cerca soluzioni disumanizzanti (come avviene in occidente) così che può rimanere una polis ricca di identità, sentimenti, odori e persone con voglia di vivere.



Quante volte, camminando per strada, mi son sentito avvicinare da qualcuno. In questi casi scattava in me un allarme di difesa, che mi metteva sull'allerta sulle possibili cattive intenzioni dell'uomo, per poi invece scoprire che tale persona aveva semplicemente voglia di parlare e conscerti.

Qui in Turchia ho potuto apprezzare il sincero interesse che hanno nei confronti degli stranieri. Vogliono conoscere e sapere delle nostre abitudini, ma soprattutto vogliono contribuire nel dare una buona impressione del loro paese, attraverso l'ospitalità.



Per esempio sentite cosa ci è successo a Konia.

Io e Alessia siamo arrivati in questa città dopo un viaggio di 14 ore di treno nel cui avevamo preso una cuccetta. Treno molto comodo e pulito. Ad Istanbul ci avevano avvertito che Konia è famosa per essere molto conservatrice, pure sulla nostra Guida è scritto così, quindi eravamo preparati al peggio e andare in giro come una coppia appena sposata in viaggio di nozze. Ma ci rendiamo conto che non è affatto così! Le ragazze vanno in giro senza velo e non si sente nessuna atmosfera bigotta.

Comunque appena scesi dal treno si avvicina un uomo sulla sessantina. Io penso subito che sia un tassista e mi approccio in maniera prevenuta, invece scopriamo subito che è un semplice pensionato che vuole tenere in allenamento il suo inglese e a cui piace incontrare gente di altri paesi! Così ci fa da cicerone per tutta la giornata!

Sabri per prima cosa ci porta nel negozio di tappeti di alcuni amici dove possiamo lasciare tutti i nostri bagagli. Ci offre del te e ci racconta un po' di lui ma soprattutto vuole conoscere molto di noi. Poi usciamo e andiamo a vedere il museo di Mevlana (il fontatore dell'ordine dei Sufi, una corrente dell'islam molto mistica basata sulla danza) e alcune moschee. A pranzo ci insegna a giocare a Backgamon. Infine ci porta a trovare dei suoi amici, come se volesse darci uno scorcio della sua vita quotidiana. La prima tappa è la redazione di un nuovo giornale il "Konia Times", conosciamo chi ci lavora e auguriamo buona fortuna per la prima uscita nelle edicole prevista in pochi giorni. La seconda tappa è invece un agenzia immobiliare.

Nel pomeriggio, salutato Sabri, ci stendiamo nel parco e subito arrivano dei ragazzini ad invitarci a giocare a pallone. Tutti quanti sorridenti e incuriositi da noi.



Come dire... una cosa del genere non succederebbe mai in Italia. Avete mai visto un pensionato che si mette a fare gratutitamente da cicerone nella sua città?? Nel nostro paese sembra che non si faccia mai nulla per nulla, e soprattutto, abbiamo paura l'uni degli altri. Paura che ci possano derubare, paura che qualcuno ci ammazzi, paura di dovere dare soldi a chi ci fa un favore.. insomma, una vita tremendamente squallida direi.. e tutto questo da cosa deriva? ma.. ce ne sarebbe da discutere! a Voi le riflessioni e qualche foto di Konia:



Il museo di Mevlana




Io e Alessia nella sede del Konia Times. Sulla destra Sabri!



Alessia e un ragazzo di Konia



giovedì 4 giugno 2009

ISTANBUL (1).

Mi scaricano dal pulmino e non ho la minima idea di dove possa trovarmi, ne tanto meno dove debba andare. Sono le sette di mattina, in giro non c'è quasi nessuno. La strada davanti a me non ricalca molto l'idea che avevo in testa riguardo a come potessero essere le strade qui ad Istanbul. E' tutto piuttosto grigio.

Quel che importa è che sono arrivato. Eccomi in Turchia! Ma sono senza una Lira (nel vero senso della parola dato che qui la moneta locale è la lira...) e senza una lira non si va da nessuna parte, nemmeno ad Istanbul. Prelevo.

Consulto la mappa della Lonely Planet e decido di seguire fino in fondo la strada su cui mi trovo arrivando a Sultanahmet che secondo i miei calcoli dovrebbe essere il centro. Vengo da un viaggio in pulman di nove ore da Sofia, i sedili erano comodissimi ma forse per l'emozione non ero riuscito a dormire se non un'ora. Continuavo a leggere la guida sulla Turchia, la sua storia, la sua cultura perchè questo paese lo voglio proprio scoprire nella maniera più completa!



Arrivo in una piazza piena di panche di legno. Da una parte vi è l'imponente Moschea Blu e dall'altro, dopo un parchetto con una fonatana, Santa Sofia (Moschea trasformata in museo). Faccio subito amicizia con un venditore di zimit una sorta di ciambella salata con sesamo, poi arriva un signore che mi racconta dei suoi viaggi, sopratutto quello da berlino fino in Russia orientale, del quale ha scritto anche un libro. Io gli racconto che vengo da Venezia in treno e che scrivo su un blog. Lui però mi batte in quanto a lingue, ne sa almeno sei! mentre io... lassamo perde.

Arriva poi Bayram, uno spazzino giovane che si interessa subito a me e ci mettiamo a parlare anche se lui conosce ben poche parole d'inglese, ma la lingua non è mai una barriera insuperabile quando si è decisi a conoscersi. Lui mi insegna le prime parole di turco e io mi sento accolto come mai mi è successo durante i miei viaggi.

Intanto mando un messaggio ad Alessia, dicendole dove mi trovo ma sicome è ancora molto presto dovrò aspettare un bel po' prima di ricevere una risposta. Ma aspettare non è problema, il posto è splendido e continuo a consocere gente! I turchi hanno proprio una speciale predilezione per gli stranieri, si vede che hanno un sincero interesse nel sapere da dove vieni e farti sentire a tuo agio e accolto. Arrivano infatti dei ragazzini delle superiore che mi accerchiano e iniziano a farmi domande. Mi intervistano con una telecamere facendomi domande in inglese per un compito di scuola. Dopotutto è già la seconda volta in questo viaggio che vengo intervistato da qualcuno, inizio a farmici l'abitudine! Infine un gruppo di bambini scout in gita iniziano a passare tra tutti quanti offrendo da mangiare prodotti locali e io mi faccio una scorpacciata riempiendomi e sfamandomi tanto che devo rifiutare molte delle loro offerte.

Mi sento in un luogo paradossale, mai le persone sembrano essere tanto vicine e pacifiche come in questo posto e il tutto condito da uno splendido sole e un panorama mozzafiato.



Arriva Alessia e mi trova immerso in questa sorta di festa di benvenuto. ci abbracciamo e ci raccontiamo dei nostri viaggi. Lei è arrivata il giorno prima con l'aereo da Bari. Dorme da degli amici nella parte asiatica, anche lei servita e riverita. Rimaniamo un po' a parlare con Bayram, poi arriva un altro ragazzo che ci invita a prendere un tè sulla terrazza del negozio di tappeti di suo zio.

Il negozio è enorme e molto lussuoso, ma il pezzo forte è decisamente la terraza. Da qui abbiamo una vista completa della moschea blu da una parte e il Bosforo dall'altra!! Ci servono del tè portato da un ragazzotto che sebra svolgere solo questa mansione, la cosa un po mi imbarazza ma queste sono le loro usanze. Il nostro ospite è decisamente interessato ad Alessia ed è un po' troppo invadente anche se mantiene la compostezza di un uomo islamico. Al momento della foto cerca chiaramente di palpare ma in maniera totalmente innoqua e noi lasciamo correre...

Dopo circa un'ora e numerosi tè, salutiamo e ringraziamo. Andiamo a incontrare Marika, una ragazza italiana che a svolto il Leonardo a Gaziantep prima di noi e ora è di ritorno in Italia ma si è fermata qualche settimana a Istanbul. L'appuntamento è nella parte asiatica, per arrivarci bisogna attraversare il Bosforo in traghetto. Una ventina di minuti e dall'europa arrivi in Asia. Impressionante, non ti ci abituerai mai. Per gli abitanti di Istanbul è una cosa normale come prendere la metro da cadorna a san babila, ma che differenza!



Il boforo è una giostra di traghetti, barche, navi e gabbiani che vanno da una parte all'altra muovendo persone, auto e culture... è impossibile pensare a quanto debba essere inquinato questo fazzoletto d'acqua, ma dopotutto che si può fare? Tutto funziona, la gente salta al volo sui traghetti senza nemmeno aspettare che siano del tutto approdati, lungo le banchina ci sono venditori di Kepap di carne e di pesce, e sopratutto venditori di cozze ripiene di riso, eccezzionali!! E' tutto molto caotico, ma una caoticità umana, niente a che vedere con quella di milano o roma in cui le persone si spintonano e si guardano con sospetto. Inizio veramente ad amare questa città!



La sera mi troverò un ostello a Sultanahmet, 10 euro a notte con colazione. Dal mio letto senza dovermi spostare vedrò la grandezza di Santa Sofia, la luna ... e fuochi d'artificio! mi sento in un sogno e mi addormento presto, subito dopo il richiamo alla preghiera che si diffonde da tutti i minareti (un bordello della madonna!!).



le foto:



La foto del mio arrivo!





Il mio primo contatto con i turchi è stato questo personaggio...





Il mitico Bayram. anch'io vorrei fare lo spazzino in un posto del genere..





I bambini





I ragazzi del liceo





Bayram, Io, Alessia e il tizio che se la vuole marpionare..





La vista dalla terrazza





Venditori di cozze. Squisite.





Il Bosforo





La vista dal mio letto...



lunedì 1 giugno 2009

IN LUNA DI MIELE PER LA TURCHIA...

Sono a Istanbul da ormai 5 gıorni... e' difficile andarsene da una citta' cosi meravıgliosa. Ma oggi partiro'. Destione Gaziantep. Io e Alessia (la mia compagna di viaggio che come me e' stata presa per questo Leonardo e di cui vi parlero' ampiamente) partiremo questa sera con un treno notturno di 14 ore e ci fermeremo domani a Konia, famosa per essere la citta' piu' conservatrice della Turchıa! Dopodiche un bus e saremo finalmente a Gaziantep dove mi fermero' per un po' e iniziero' a lavorare...



Cmq vi comunico che io e Alessia ci siamo sposati! E' stato un matrimonio di interesse, l'interesse ad avere un viaggio tranquillo qui in Turchia dove molti, sopratutto fuori da Istanbul, fanno fatica ad accettare una coppia non sposata in viaggio. E sopratutto cosi' i ragazzi non ci provano con Alessia, dato che abbiam constatato che i Turchi sono abbastanza marpioni...

E cosi ci compreremo due anelli e per la prima volta nella mia vita' saro' sposato!! Evviva!! Auguri e... figli intelligenti!!



PS. Dato che ancora non ho il mio computer e qui in Turchia la tastiera e' un po' diversa, mi viene lento scrivere. Quindi aspettate qualche giorno per sapere dei miei giorni qui a Istanbul!! (sempre se questo blog se lo caga qualcuno....)