mercoledì 27 maggio 2009

BELGRADO. CONFRONTO COI BALCANI

Apro il cancello dell'ostello. E` sera tardi perche` il treno ha fatto almeno 40 minuti di ritardo. Vedo un guppetto di persone sedute sugli scalini dell'ingresso che bevono e parlano. Appena mi avvicino a portata d'occhio sento chiamare: "Andrea!!" "E chi cazz' e` questo?" penso io, sopratutto perche` la pronuncia e` perfettamente italiana. Insomma, scopro che l'ospitalero e` un marchigiano di nome Daniele, conosce il mio nome perche` l'ha letto sulla prenotazione ed ero l'ultima persona a dover arrivare per oggi. Incontrare un Italiano, a meno che tu non sia in Spagna, fa sempre piacere. Infatti scatta subito un senso di fratellanza nazionale.

Daniele insieme alle altre due ragazze del Manga Hostel


Belgrado mi piace da subito, possiede un aria molto ortodossa. Quasi tutto e` scritto in cirillico, anche i nomi delle vie, cosi` che la mia mappa mi risulta quasi inutile...
Questa citta` e` piena di belle ragazze, sopratutto la sera che vanno tranquillamente in giro da sole. Tuttavia, rispetto a Budapest, i giovani sono molto piu` tamarri. Infatti ha da offrire solo discoteche su zattere galleggianti nel fiume, i mei compagni di ostello ci vanno mentre io preferisco starmene tranquillo e farmi una passeggiata.

Mi metto a mangiare in un baracchino aperto tutta notte. Prendo due Burek (una sorta di involtino fatto di pasta sfoglia ripieno di carne o patate) e una tazzad di yogurt. Prezzo... 1 euro!! Quasi mi viene da da pagare di piu`, come cacchjio e` possibile che costi cosi` poco? Perche` i prezzi sono cosi` diversi da paese a paese? Il cibo non e` forse fatto con la stesa roba, l'impegno e la fatica con cui si lavora non e` forse la stessa? e allora perche` qui vale tutto molto meno che in Italia. Potrete spiegarmela quanto volete, ma io la legge della domanda e offerta non la capiro` mai...


A Belgrado passo due notti e socializzo con i miei compagni d'ostello. Era dai tempi di Dublino che non mi trovamo in questo luogo speciale. La vita degli ostelli e` un'isola internazionale fatta di persone di tutto il mondo che si incontrano e si scambiano informazioni. Quante cose impari solo ascoltando. Tutti sembrano essere degli ambasciatori del proprio paese e la diversita` e` la base su cui si fonda l'uguaglianza. Scoprendo che tutti quanti possiedono una propria cultura, una vita diversa e allo stesso tempo uguale in un altro paese lontano dal nostro, ti fa capire che nessuna cultura e` superiore ad un`altra. Per esempio io ero un po` prevenuto nei confronti dell'est Europa, dopotutto non c'ero mai stato e bisogna ammettere che in Italia non abbiamno una grande reputazione di paesi come Bulgaria, Serbia e sopratutto Romania. Invece proprio in questo viaggio scopro di come l'Italia sia un paese molto piu` pericoloso e maleducato che qui nei balcani. I treni erano tutti piu` tranquilli e sicuri di un espresso notte per Napoli, le ragazze, come vi ho gia` detto, se ne vanno tranquillamente in giro da sole la notte e nessuno mi ha mai guardato in cagnesco solo per esere straniero (a parte i finanzieri, ma quelli sono proprio degli stronzi...). Con questo non pretendo di aver conosciuto appieno la cultura e le usanze di questi posti. Si tratta solo della mia prima impressione, che vorra' pur dir qualcosa...

Ecco alcune foto di Belgrado:

Baretto tradizionale. Mi son fermato a mangiare un gulash eccezionale!

Mercato di Belgrado.



Queste invece sono due foto di un palazzo bombardato, rimasto ancora cosi` dal 1999. E` la prima volta che mi confronto con un segno cosi` fresco di una guerra. Penso a cosa debba trasmettere agli abitanti di questa citta` vedere una cosa del genere. Sicuramente non ci faranno piu` caso, ma di certo 10 anni sono ancora pochi per dimenticare una guerra arrivata cosi` vicino alle proprie case.







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